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Nunzia Ciardi: "L'intelligenza artificiale deve essere vissuta e progettata come un miglioramento della capacità umana"

Il Vice Direttore Generale dell'ACN ha aperto, questa mattina, i lavori della seconda giornata di Cybertech Europe 2023
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data
04 Ottobre 2023
tempo di lettura
3 minuti

Un mondo in continua evoluzione caratterizzato, negli ultimi anni, da eventi - la pandemia e la guerra in Ucraina - che hanno sconvolto ogni previsione e determinato assetti e rischi diversi sia per il nostro Paese che per il mondo intero. Con questa riflessione il Vice Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale Nunzia Ciardi ha aperto, questa mattina, la seconda giornata di lavori di Cybertech Europe 2023 presso il Centro Congressi La Nuvola a Roma.

Un'analisi ad ampio raggio per introdurre il tema del suo intervento su 'Corsa all'intelligenza artificiale: sfide e opportunità per la cybersecurity'. "In questo particolare momento storico", ha detto la Ciardi, "bisogna essere flessibili e pronti a comprendere, anticipare e gestire le sfide tecnologiche del futuro. E parlando di sfide, non si può non parlare di intelligenza artificiale".

Per quanto riguarda la cybersicurezza, "che come Agenzia ci riguarda molto da vicino, l'intelligenza artificiale è fondamentale per identificare precocemente le minacce e proteggere reti e sistemi scoprendo, in modo efficiente, anomalie e intrusioni".

Tante le opportunità offerte dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, così come i dubbi. Dal lancio di ChatGPT, alle potenzialità della AI come l'alto apprendimento, il linguaggio naturale, le funzioni di alta complessità che rendono indistinguibili alcuni prodotti dell'Intelligenza artificiale da altri, simili, elaborati dall'essere umano. Sono tutti "aspetti che generano, alternativamente, entusiasmi e inquietudini", ha affermato il Vice Direttore Generale.

In estrema analisi, si delineano i tratti fondamentali di un problema che non sono da ricercarsi nel progresso tecnologico in sé, quanto nella governance. "Sono le società a dover orientare il progresso tecnologico affinché ne vengano massimizzati i benefici e ridotte al minimo le quote di rischio. L'intelligenza artificiale deve essere progettata e vissuta come un miglioramento della capacità umana. Ma che non diventi mai competitiva con l'uomo. Deve essere sempre un supporto e mai una sostituzione dei processi decisionali".

Per governance, precisa il Vice Direttore Generale Acn, si deve intendere la fase fondamentale di gestione e di governo con cui affermare principi e regole che riguardino l'etica, i valori umani, i benefici per la società, la trasparenza, la fondamentale educazione e formazione, la privacy, la sicurezza. "Tocca a noi, alle nostre società, attraverso le governance padroneggiare questo processo di orientamento".

“Ci tengo ad aggiungere”, continua la Ciardi, “che il fatto che l’intelligenza artificiale non debba essere competitiva con l’uomo non significa assolutamente che i Paesi non debbano competere per l’intelligenza artificiale. Nessun Paese si tirerà indietro dalla competizione, perché sappiamo tutti che l’autonomia, il processo e lo sviluppo tecnologico garantiscono il dominio geopolitico dei mercati. Nessun Paese si tirerà indietro, nemmeno il nostro Paese, né l’Europa vogliono tirarsi indietro dall’investire il massimo sforzo nella ricerca tecnologica in generale, dell’intelligenza artificiale in particolare. Anche l’ACN è pronta a fare la sua parte sotto tutti gli aspetti di questo scenario complesso”.