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Nunzia Ciardi: “Convivere con il rischio cyber imparando a gestirlo”

Qualificazione del cloud della PA e strategia cloud nazionale utile al rafforzamento della resilienza cibernetica del Paese. Intervista al Vice Direttore Generale di Acn
vdg
data
4 Gennaio 2023
tempo di lettura
2 minuti

Nel corso del 2022 ci sono stati quasi tredicimila attacchi informatici contro infrastrutture critiche del Paese, sistemi finanziari e aziende di settori strategici come comunicazione e difesa. A subire frodi informatiche sono state 156 tra grandi, medie e piccole imprese, per un “bottino” di oltre 20 milioni di euro, e di questi oltre 4 milioni sono stati recuperati dalle forze dell’ordine. Sul tema è intervenuto il Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la dottoressa Nunzia Ciardi, nel corso di un’intervista concessa al presidente del Clusit.

“Le piccole e medie imprese (Pmi) non hanno sempre un indice di consapevolezza elevato nonostante il tema della cyber security stia piano piano emergendo nel dibattito pubblico, e spesso a causa di fatti criminali. Viceversa, le grandi imprese hanno un discreto livello di consapevolezza che non sempre si manifesta nella sua interezza”, ha spiegato il Vice Direttore Generale nel corso dell’intervista alla testata online cybersecurity360.

“Le Pmi rappresentano il tessuto connettivo del paese e la compromissione dei loro asset digitali può facilmente riverberarsi sulle grandi aziende di cui sono fornitori. È il famoso tema della supply chain e dell’importanza di proteggerla. Quindi non basta avere soltanto le grandi aziende protette, devono esserlo anche le piccole, e affinché lo diventino devono capire la posta in gioco. A quel punto sarà più facile capire che spendere in sicurezza non è solo un costo ma un investimento”.

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