Autonomia tecnologica, resilienza cibernetica, parco nazionale della cybersicurezza: sono questi tre dei temi toccati dal Direttore Generale di ACN, Prefetto Bruno Frattasi, durante il suo discorso a Itasec, la conferenza sulla cybersicurezza in corso a Bari fino al 5 maggio. Un punto di riferimento del settore dove non poteva mancare la presenza dell’Agenzia, che “ha un ruolo proattivo importante nel realizzare il parco nazionale della cybersicurezza, un modo per mettere a sistema il mondo dell'accademia, dell'industria, delle piccole imprese, delle start-up che vogliono impegnarsi in questo ambito, mettendo a disposizione investimenti” ha detto il Direttore Generale.
''L'autonoma tecnologica non esisterebbe senza investimenti'' ha sottolineato il Prefetto Frattasi ''gli investimenti, le risorse del Pnrr vanno spese e spese bene''. ''Sono due le necessità imprescindibili: utilizzare le risorse nei tempi che l'Europa ci ha dato e utilizzarle in maniera oculata, produttiva e fruttuosa - ha continuato - E qual è la maniera più produttiva se non incrementare il tasso di innovazione tecnologica del nostro Paese?''.
“La cybersicurezza non si delega, è un affare che riguarda tutti quanti noi'' ha ricordato inoltre il Direttore Generale. “Ci sono apparati dello Stato che si occupano della cybersicurezza del nostro Paese, c'è la polizia postale, ci sono gli apparati di intelligence che si prodigano nel loro settore per dare più sicurezza - ha continuato - ma la sicurezza informatica passa anche attraverso l'igiene informatica di ciascuno di noi''. Il Prefetto Frattasi ha ricordato per esempio l'importanza ''di cambiare con frequenza la propria password'' sottolineando che la ''sicurezza informatica passa anche attraverso la correttezza dei comportamenti''. Va quindi diffusa ''questa conoscenza e consapevolezza in maniera più ampia possibile''.
Il Direttore Generale ha chiuso l’intervento invitando tutti a non avere paura del futuro. “Il progresso inarrestabile non può fare a meno dell’uomo - ha sottolineato - La paura del futuro non ci porta a pensare in maniera costruttiva”.