Il Direttore Generale, Prof. Roberto Baldoni, ha partecipato all’incontro organizzato da Assinter dal titolo "Le in-house ICT pubbliche patrimonio tecnologico del Paese e protagoniste dell'innovazione della PA per un digital made in italy”, a cui è intervenuto- tra gli altri- anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l'Innovazione, Sen. Alessio Butti.
“Da quando è nata l’ACN abbiamo interloquito con le Regioni sin dal primo giorno” ha dichiarato il Prof. Baldoni, “su due asset fondamentali: uno riguarda l’innalzamento delle capacità cibernetiche delle Regioni e devo dire che il Governo ci ha dato una grande mano perché nella legge finanziaria ci sono due fondi dedicati alla cybersicurezza che si aggiungono a quello da 623 milioni di euro del Pnrr per dare alla Pubblica amministrazione importanti strumenti per la difesa con cui potremo aiutare molto di più le Regioni”. L’altro asset riguarda le competenze. ". Servono, ha sottolineato, "esperti ne abbiamo pochi e molti vanno all'estero. Quando ragioniamo di realizzare infrastrutture con datacenter che tengono tutta la verticalità del mercato abbiamo bisogno di esperti. E questo è un altro problema fondamentale del nostro paese, perché come ha detto il sottosegretario il problema è olistico”.
“Infine, riguardo ai temi della classificazione dei dati, dobbiamo essere consapevoli che se parliamo di infrastrutture critiche come quelle aeree o ferroviarie, dobbiamo garantire il livello massimo di protezione. Ecco perché dobbiamo avere contezza dei dati che riguardano i servizi pubblici. Per questo motivo dobbiamo lavorare nel delicato rapporto tra la sicurezza nazionale, il mercato e le competenze sviluppate dalle in-house, anche in ragione del percorso di qualificazione cloud che ACN ha preso in carico dal 19 gennaio e nella cui evoluzione ci sarà da fare chiarezza su alcuni punti di un percorso che stiamo tutti affinando per il bene del Paese”.