Il Direttore Generale, Roberto Baldoni, e il Vice Direttore Generale, Nunzia Ciardi, hanno partecipato all’evento dedicato alla “Cybersicurezza e protezione dei dati”, organizzato a Firenze dalla Fondazione Cesifin.
Ad aprire la giornata di dibattito sul rapporto e l’interconnessione tra cybersicurezza e protezione dei dati personali, l’intervento del Vice Direttore Ciardi che ha sottolineato quanto sia prioritario trovare un livello di competenza adeguato per gestire le questioni della cybersecurity e della protezione dei dati.
"L'Agenzia ha tra i suoi compiti quello di stimolare la crescita di nuove professionalità in tema di sicurezza cibernetica, accrescere la consapevolezza a livello di aziende e istituzioni ma anche delle singole persone. È una responsabilità che ci riguarda tutti perché la cybersicurezza non si può totalmente delegare” ha dichiarato Nunzia Ciardi nel corso del convegno, sottolineando il ruolo dell’Agenzia per la Cybersicurezza nel colmare il deficit di competenze cyber del nostro Paese. “Le istituzioni hanno il compito di elevare i livelli di resilienza del Paese ma ogni singolo individuo deve avere consapevolezza e responsabilità nell'interfacciarsi con la rete, e farlo nel modo più sicuro possibile" ha poi concluso, evidenziando anche l’importanza di declinare al meglio le esigenze di cybersecurity con quelle di protezione dei dati personali poiché tale interazione è fondamentale per il progresso economico e sociale di ogni Paese.
A concludere la giornata l’intervento del Direttore Generale che ha sottolineato quanto cybersecurity e privacy siano argomenti contigui e strettamente interrelati. “In questo l’educazione al digitale è strategica e vede l’Agenzia fortemente impegnata nel dare una direzione al processo educativo in tema di cybersicurezza. Un processo che arriva ai cittadini ma percorre tutte le professionalità, dagli impiegati ai manager. Ognuno, nel proprio ruolo, deve poter comprendere al meglio il rischio cyber e mettere in atto comportamenti utili a minimizzarlo” sottolinea Roberto Baldoni durante le conclusioni. “ACN ha un ruolo multidimensionale, passa da una tutela individuale ad una tutela collettiva. Uno degli aspetti normativi più importanti in questo senso è il perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. Un provvedimento fortemente voluto che chiarisce il perimetro degli asset che sorreggono i servizi la cui compromissione può creare problemi di sicurezza nazionale, generando misure di sicurezza migliori verso cui le amministrazioni stanno convergendo. In questo quadro gioca un ruolo fondamentale l’autonomia strategica. Per combattere al meglio la partita del rischio cyber dobbiamo migliorare continuamente il sistema di prevenzione e mitigazione degli attacchi e gestire il rischio tecnologico come paese, allineando il lavoro nazionale con quello dei nostri partner europei e della Nato” conclude il direttore Baldoni. “Per far questo sono necessarie nuove competenze e workforce non solo tecniche, che lavorino in un’ottica di formazione continua a fronte di un fenomeno del rischio cyber in continua evoluzione”.