Un confronto aperto e costruttivo sul futuro della protezione dei dati personali e della cybersecurity tra gli obiettivi dell’iniziativa “State of Privacy 2023”, l’evento organizzato dal Garante Privacy in collaborazione con le Università di Roma Tre e Firenze presso il Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, con i rappresentanti dei principali stakeholder pubblici e privati sui temi più importanti legati alle nuove tecnologie.
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha partecipato ai tavoli di lavoro dedicati alla cybersecurity con Gianluca Ignagni, Capo di Gabinetto; il cloud computing con Andrea Billet, Direttore del Servizio Certificazione e Vigilanza e i DPO, con Stefano Marzocchi, Data Protection Officer dell’Agenzia.
Un’occasione ricca di spunti sul tema della cybersecurity. "Cybersicurezza e Privacy sono due discipline che si integrano in un rapporto di stretta complementarità, in cui la prima è condizione necessaria per la piena tutela dei dati personali. In questo senso, diversi sono gli ambiti di collaborazione fra Garante per la protezione dei dati personali, Accademia, privato e ACN per alzare i livelli di consapevolezza, diffondere la cultura della sicurezza cibernetica e rafforzare la sicurezza della supply-chain e dei prodotti ICT immessi sul mercato", ha dichiarato il Capo di Gabinetto, Gianluca Ignagni, nel corso dei lavori. Anche sul cloud “Il confronto è stato fondamentale. È una delle sfide più importanti del nostro futuro: un’adozione regolamentata rende più sicura la postura cyber della pubblica amministrazione e del Paese, mette in sicurezza la fruizione dei servizi pubblici e i dati dei cittadini e delle aziende” ha commentato il direttore Andrea Billet. “Il processo di qualificazione è lo strumento che consente all’Agenzia di svolgere le verifiche preventive sull’adeguatezza dei servizi cloud offerti da operatori privati dei quali si possono avvalere le Pubbliche Amministrazioni. Non solo, il lavoro che ACN sta portando avanti, mappando lo stato di salute sul cloud delle amministrazioni italiane e supportando gli attori interessati, è volto ad assicurare e promuovere la maturità e l’autonomia tecnologica del nostro Paese e dell’Unione europea”.
Maggiori informazioni sull’iniziativa sul sito del Garante per la protezione dei dati personali.